martedì 21 aprile 2009

Ex Libris - 21 aprile 2009

Cito, in questo post, l'inizio di Un Gioco da Bambini, breve racconto di J.G. Ballard scritto nel 1988.
Rapido, scorrevole, affilato e inquietante, pur essendo stato scritto oltre vent'anni fa questo testo potrebbe tranquillamente essere ambientato ai giorni nostri. Segno che, ancora una volta, uno scrittore può essere non solo un fedele specchio della società in cui vive, ma anche un profeta di quella che verrà.
Impossibile, infatti, non provare un brivido mentre si sfogliano le pagine finali del racconto, ed è altresì impossibile per il lettore non domandarsi "e se succedesse a me?"
Ovunque voi siate, cercate di essere dei buoni genitori. Ai vostri figli potrebbe non piacere il contrario...
*
""Dagli appunti del Dottor Richard Greville, Consulente Psichiatrico della Polizia Metropolitana.
25 agosto 1988. Da dove comincio? Dopo tutto quel che è stato scritto sul tragico evento che i giornali di tutto il mondo chiamano ormai concordemente 'il massacro di Pangbourne' comincio ad avere anch'io le idee un pò confuse. Durante gli ultimi due mesi la TV ha trasmesso un tal numero di servizi sulle trentadue persone uccise in quel prestigioso complesso residenziale ad ovest di Londra e sono state avanzate un tal numero di ipotesi sulla scomparsa dei loro tredici figli che non sembra davvero esservi spazio per nessun'altra nuova congettura.
Ma la verità è, come mi ha fatto capire questa mattina il Segretario del Ministro degli Interni, che sull'identità e sul movente degli assassini non si sa praticamente nulla. [...]""

lunedì 20 aprile 2009

Si è spento James G. Ballard


Ieri mattina, all'età di 78 anni, se n'è andato James G. Ballard, scrittore. Scrittore che definire "di fantascienza" o "di genere" sarebbe riduttivo, dal momento che nelle sue pagine ha saputo, nel corso dei decenni, incanalare le angosce, le paure e gli incubi della società contemporanea: dal catastrofismo del "no future" tipico degli anni '70 (e ricordiamo opere come Terra Bruciata, Il mondo Sommerso o Foresta di Cristallo) tanto per dirne alcune, al disagio della società borghese nel mondo contemporaneo (da Millennium People a Super Cannes fino ad arrivare all'ultimo Regno a Venire, forse un pò lezioso e "di mestiere" ma comunque affascinante e puntuale).


Il Condominio, però, rimane il mio romanzo peferito di questo strepitoso autore, romanzo che consiglio vivamente a tutti di leggere, soprattutto a quelli che credono che la nostra società sia la migliore possibile . . .


Buon viaggio Ballard, ci mancherai tanto. E non riesco a fare a meno di immaginare il tuo spirito in quest'ultimo viaggio, mentre ""[...] si perse completamente, seguendo le lagune che si susseguivano verso sud nella pioggia e nel calore sempre più intensi, attaccato dagli alligatori e dai pipistrelli giganti, un secondo Adamo alla ricerca dei paradisi dimenticati del sole rinato."" *



* Da Il Mondo Sommerso ( James G. Ballard, 1962 )


mercoledì 15 aprile 2009

Come i mattoncini "Lego"...

La vita non è altro che una lunga catena di eventi.
Alcuni grandi, potenti, impressionanti e indimenticabili.
Altri (la maggior parte) piccoli, deboli, apparentemente insignificanti.
Bene: come all'interno di un gioco fatto di Lego, in realtà l'ordine d'importanza degli eventi è secondario. Non vi sono mattoncini "principali" e "secondari", non ve ne sono alcuni più importanti di altri... Tutti hanno il loro ruolo. Tutti hanno la loro parte.
La stessa cosa si può dire della nostra vita, no?
Ogni evento, anche il più piccolo, concorre a fare di noi le persone che siamo.

*
Personalmente trovo che gli eventi piccoli, quelli per così dire "secondari", siano molto più importanti di quelli "principali"...
Sono, per me, molto più degni di nota, e tendono a lasciarmi molto più impressionato.
Probabilmente vi starete chiedendo il perchè di queste mie speculazioni...
E' presto detto.
Tempo fa, gironzolando per un mercatino dell'usato, ho trovato un vecchio libro, degli anni '70, e l'ho comprato alla modica cifra di 1 euro.
Il libro era usato, ed era quindi a suo tempo stato acquistato da una persona che, con tutto probabilità, aveva i miei stessi (pessimi) gusti in fatto di letteratura. Sono rimasto molto sorpreso, mentre procedevo con la lettura, che il precedente proprietario del volume aveva le mie stesse abitudini.
Quando leggo, specialmente prima di addormentarmi, nel caldo del mio lettuccio, tendo a segnare con un unghia il pundo in cui mi sono interrotto. Solitamente lo marco con una "x" o con una piccola "v". Bene... Il libro in questione era già segnato in più punti con le stesse marcature! Questo significa non solo che il volume è appartenuto ad una persona con i miei stessi gusti, ma anche che questa persona adottava il mio stesso modo di segnare le pagine...
Potrà sembrarvi idiota da parte mia, ma io ho trovato questo evento straordinario...
Certo, quante persone hanno questa abitudine?
Immagino tante.
Eppure, la peculiarità di questa coincidenza mi costringe a fermarmi a riflettere...
Quante altre cose in comune avremo avuto, io e questo fantomatico lettore?
Anche lui scriveva?
Anche lui era un pessimista cosmico?
Anche lui aveva un carattere ossessivo come il mio?
Mmm...
Francamente, non lo so cosa voglio dire di preciso con questo mio post...
Spero solo che chi leggerà avrà la sensibilità di capire cosa ho provato nel momento in cui ho visto la pagina segnata da un unghia, tanto tempo fa, nello stesso modo in cui io segno le pagine...
(immagino che la metà di voi non mi presterà mai più un libro...)

martedì 7 aprile 2009

Come in un libro di Ballard

Certe volte la vita è proprio strana. Certe volte avvengono fatti talmente strani che sei portato a chiederti: "ma sarà un caso?" Altre volte, invece, ti dici "lo sapevo" e, come una novella Cassandra, ti ritrovi ad aggiungere "lo sapevo ma tanto nessuno mi avrebbe creduto".
Che non è, in fondo, quello che fa ogni autore di fantascienza?
Ogni autore di fantascienza "seria", direi.
Capita che tempo fa, in un mercatino, ho recuperato un vecchio Urania del 1979, ovvero Terra Bruciata di J. G. Ballard. Lo sto leggendo ed ecco che ieri, improvvisamente, giornali, internet e Tg sono riempiti di immagini e notizie che sembrano raccontare le vicende del dottor Ransom...
Strade ricoperte di polvere, città evacuate, mancanza di cibo ed acqua... Addirittura accenni, su di un sito internet, a presunti atti di sciacallaggio (i cannibali descritti da Ballard nel suo inquietante affresco).
Poi mi sveglio, mi accorgo che i telegiornali non stanno raccontando dell'imminente uscita di un film tratto da Terra Bruciata bensì del terremoto avvenuto in Abruzzo.
Mi sveglio sperando di stare ancora sognando.
Mi sveglio, e mi rendo conto di quanto peggio possa essere la vita rispetto ad un romanzo di fantascienza...
E' vero, il più delle volte gli autori di Sf (Bradbury, Clarke, Dick, Ballard) o gli artisti (basti pensare a Stelarc) sono profeti, e raccontano con qualche decennio di anticipo situazioni destinate inesorabilmente a verificarsi.
Purtroppo, però, a volte è la realtà a superare la fantasia...

Peccato solo non poter smettere di leggere questo romanzo che è il mondo.