venerdì 24 dicembre 2010

La Piovra 3, Corrado Cattani e lo schiaffo al politico.

Guardare il telefilm La Piovra oggi può riservare qualche gradevole sorpresa. A prescindere dalla sconcertante attualità di alcuni tra i temi trattati (leggi anche: in Italia non cambia mai un cazzo...), ci si accorge che un tempo gli sceneggiatori ci sapevano davvero fare. E i registi erano dei registi, non dei faccendieri. Personaggi sfaccettati, distinzioni tra buoni e cattivi che, salvo alcuni casi, rimangono sempre sfumate, frasi a effetto e una trama degna di tal nome.
Non sorprende che La Piovra sia stata acquistata dagli americani (The Octopus), caso raro in un panorama, quello della fiction in Italia, che definire desolante sarebbe un eufemismo - per fortuna oggi si nota una certa inversione di tendenza, e con l'entrata di Sky nel mercato italiano abbiamo avuto alcuni timidi segni di ripresa (vedi i vari Boris e Romanzo Criminale).
Inoltre, vi sono parecchie 'strizzate d'occhio' allo spettatore. Autentiche 'chicche' che fanno bene a chi guarda. Per dirne una, ci viene in mente una scena presente nell'episodio 6 della terza stagione, forse la scena madre dell'episodio: Corrado Cattani (interpretato da un Michele Placido in stato di grazia) sta parlando con un politico corrotto e (guarda un po') colluso con la criminalità organizzata, imbazzato come si dice dalle mie parti, tale Professor Mattinera. Questi, per giustificarsi e mettere a tacere l'arrogante commissario, se ne esce con un "io sono stato eletto dal popolo italiano"... Parole che ultimamente sentiamo un pò troppo spesso nei salotti politici della Tv italiana. L'avesse mai detto: non fa nemmeno in tempo a finire la frase che Cattani gli rifila un poderoso manrovescio!!! Che dire? Fossimo stati in teatro, avremmo avuto applausi a scena aperta. Non sarebbe bello, ogni tanto, vedere qualche giornalista o presentatore tv prendere a schiaffi il politico di turno durante le solite, stanche tirate cui il pubblico è, ormai, quotidianamente sottoposto...?
Che volete farci... Non resta che citare il buon Cetto La Qualunque quando dice: "E ricordate che io sono la realtà. Voi siete la fiction."
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Giulia Antinari: Ma perché un ragazzo giovane come te passa tutto il suo tempo con un vecchio come mio padre?
Tano: Per imparare.
[da La Piovra 3, episodio 6]
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lunedì 20 dicembre 2010

Gasparri: "manifestazioni frequentate da potenziali assassini."

La Russa dice agli studenti di vergognarsi e stare zitti. Il buon Gasparri invita i genitori a non mandare i figli in manifestazione perchè "Quelle manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini. Vanno evitate." La Gelmini suggerisce di abbassare i toni e di "recuperare il senso di responsabilità" (almeno su questo siamo d'accordo: recupera il tuo senso di responsabilità e dimettiti).
Un po' d'aria pulita da Di Pietro, se non altro: "L'unico vero potenziale assassino è Gasparri, assassino della democrazia. Governo e maggioranza continuano a provocare e tentano con la repressione di far tacere il disagio sociale. Alimentano la violenza, soffiando sul fuoco, con prese di posizione e azioni di stampo fascista. Tutto ciò è gravissimo, ed è lo specchio dei peggiori regimi. Per questo motivo, bisogna stare lontani dai vari Gasparri e non certo dalle legittime e pacifiche manifestazioni di piazza."
Ma se anche i finiani, per voce di Fabio Granata, si dicono critici (dice: "Tra fantasiose proposte di daspo per i manifestanti e farneticanti ipotesi di arresti preventivi, PdL e Lega rischiano di creare dinamiche sudamericane in Italia"), vuol dire che forse qualcosa che non va c'è davvero...?
(vorremmo, a questo punto, aggiungere un commento sarcastico alla faccenda, ma non ci viene in mente proprio nulla... e comunque, fa già abbastanza ridere così)
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Fonti: ansa.it

martedì 7 dicembre 2010

Luciana Littizzetto, Bondi e i Wafer del discount...

Ancora una volta il commento di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa è strepitoso. Al vetriolo, destinato a far parlare ma, (speriamo) soprattutto, a far riflettere. Di tutto l'intervento riportiamo la frase che ci interessa maggiormente, data la nostra sensibilità al tema dei Beni Culturali, ovvero la frase su Bondi e su Pompei: "[...] si sta sbriciolando come un wafer del discount. Bondi dice che non è colpa sua, che è colpa delle condizioni meteorologiche. Ma minchia sono duemila anni che piove, adesso è colpa della pioggia? Pompei ha resistito all’eruzione del Vesuvio, ora per quattro gocce di pioggia si sbriciola? Dire cavolate va bene, ma c’è anche un limite. Bisogna dare un’interdizione, un mio amico l’hanno interdetto per molto meno."
Grazie, Luciana.
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sabato 4 dicembre 2010

Una serata tranquilla (i danni che possono fare PES, Pepsi e Marshmallow se combinati...)

Una serata tranquilla a guardare Lazio-Inter, con la Lazio che strapazza l'Inter di Benitez 'refolandola' come un piatto di tagliatelle al ragù. Finisce 3-1, e il buon Rafa si ritrova ad affrontare il mondiale per club con il morale sotto i tacchi. Anzi, sotto i tacchetti, mentre la panchina scotta sempre più.
Eravamo io, mio fratello e l'Avvocato, loro due gobbi a gufare l'Inter ed io che speravo nel gol di Dias che ce l'ho al fantacalcio.
Dopo la partita, eccitati da un sacchetto di Marshmallow praticamente spazzolato in mezz'ora e con gli zuccheri a mille, ci dedichiamo ad un triangolare di Pro Evolution Soccer, torneo a tre tra Palermo (Micio), Lazio(l'Avvocato) e Catania(Rabbit).
Si gioca, si gioca di brutto e la tensione sale. Ilicic e Pastore fanno vedere i sorci verdi alla Lazio, la Lazio impala il Catania con Zarate e il Catania del "Papu" Gomez strapazza il palermo. Leggi anche: torneo tiratissimo, grande equilibrio e conseguenti insulti (avete notato che, quando si gioca al PES, solitamente ognuno tira fuori il peggio in quanto a insulti?). La cucina viene adibita a 'sala fumatori' perchè l'Avvocato non fuma però accade che, nella foga della serata, Micio si accenda una sigaretta aprendo la finestra. Tenere presente che nevicava e c'era un freddo polare ieri.
Quasi immediata la perla dell'Avvocato: - Senti, chiudi la finestra che fa freddo... Preferisco farmi venire il cancro tra trent'anni piuttosto che il cagotto domani mattina...
Grazie Avvocato per questa chicca.
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giovedì 2 dicembre 2010

Ex libris - giovedì 2 dicembre 2010

Amici Miei è la storia di quattro amici, vitelloni conquantenni - che poi diventano cinque - che coltivano l'antico gusto toscano delle burle ora estrose, ora crudeli. Li tiene insieme la voglia di giocare e di non prendere nulla sul serio, nemmeno sé stessi. Venata di misantropia (e di misoginia, in particolare), è una commedia di costume che, soprattutto nella prima parte, ha grinta, scatto e ricchezza di trovate comiche. Qua e là poco attendibile sociologicamente e una premeditata vaghezza nell'ambientazione, ma un ottimo quintetto d'interpreti. Sette milioni nella stagione 1975-76. Un film di Pietro Germi, si legge nei titoli di testa. Benvenuti, Pinelli e De Bernardi l'avevano scritto per lui.
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Dal Dizionario dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini (Zanichelli, 2009)

martedì 30 novembre 2010

In ricordo di Mario Monicelli.


Viareggio, 16 maggio 1915
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Roma, 29 novembre 2010
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lunedì 29 novembre 2010

"Un Libro a Milano" - due giorni in Milano


29 novembre 2010.
In occasione del 'Secondo salone dell'editoria indipendente' ho trascorso questo weekend a Milano, rivedendo vecchi amici, facendo baldoria, spaccandomi un pò il fegato e rimediando un'epica "scoppola da giorno dopo". Ho trascorso due giorni in compagnia degli autori e dei ragazzi della redazione della scuderia di Davide Zedda. Che dire? La Riflessione, prima ancora di essere una casa editrice, è un gruppo di amici appassionati di letteratura. Una variegata (è un pò sgarrupata, lasciatemelo dire) banda di persone che condividono le stesse passioni... Leggere, scrivere, raccontare storie... Persone autentiche, lontane anni luce dai soliti, noiosi e un pò fighetti ambienti che, di solito, infestano i saloni letterari, i "reading" (rabbrividisco mentre lo scrivo...) le prime teatrali, le inaugurazioni del "giovane artista di turno"...
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Non so se e come proseguirà la mia avventura di 'cantastorie', non so davvero dove mi porterà la vita d'ora in avanti, ma so di per certo di aver incontrato e conosciuto, in questo balordo fine settimana, persone il cui ricordo mi farà compagnia a lungo... PERSONE, prima ancora che scrittori... Uomini e donne, prima ancora che autori, redattori, critici... E, dall'incontro con ognuno di loro, spero di poter imparare qualcosa, spero, come accennavo sabato a Luca Buggio, di riusicre a 'rubare' qualcosa da ognuna delle persone inontrate questo fine settimana. Luca, con la sua Danza delle Marionette, libro vampiresco che "è piaciuto a chi ha letto Twilight, ed è piaciuto ancora di più a chi non lo ha letto" (parole tue, Luca, e correggimi se sbaglio...). Perchè una persona che, incontrandola, riesce a donarti qualcosa, anche solo un sorriso, è una persona che vale la pena aver incontrato. "Accendi anche solo una candela nella vita di un uomo, ed ecco che non avrai vissuto invano". Ragazzi, qui io vi rubo un intero set di accendini, se mi passate la metafora...
Muoio dalla voglia di leggere le pagine scritte da Luca, come non vedo l'ora di tuffarmi nell'avventura archeologica narrata in Abba ìa-Acqua Viva di Barbara Cidda (mi servirà un traduttore simultaneo per le frasi in sardo...)... Ragazzi, grazie della compagnia!!!
Grazie dei sorrisi, grazie per le parole, per il vino e per le "riflessioni"... Roberto Sanna [finalmente ci siamo conosicuti, io, te e il nostro esistenzialismo co(s)mico...] e Carmen Salis, professionisti in un mestiere che, si vede, amano e per cui, si sente parlando con il buon Roberto, vivono.
Grazie a Elisa Vian per il suo buonumore e per il suo sorriso contagioso (non smettere mai di girare il mondo Elisa!!!) ed a Paola Pellegrini (Tunz! Tunz! la Regina del Rock!!!) per il chianti che non ho assaggiato, ma rimedierò la prossima volta!
Non posso e non riesco a citare qui tutti voi ragazzi, anche perchè non voglio fare un freddo elenco e non s'offendano quelli che in questo post non han trovato il loro nome... Speriamo solo di incontrarci, una prossima volta, la prossima volta, una qualsiasi prossima volta, in un altro luogo, in un altro universo, durante un altro viaggio, in balìa di quel che il destino ha in serbo per noi, come fossimo autostoppisti spaziali in gironzola per l'universo...

martedì 23 novembre 2010

23 novembre 2010

Il Giornale replica a Saviano: "la macchina del fango non è quella che dici tu. E' una macchina vera, l'abbiamo vista ad Arcore, e si usa con una vasca e due lottatrici nude."
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Corrado Guzzanti a Vieni via con Me, 22/11/2010

mercoledì 13 ottobre 2010

Online il primo teaser di Losers

In parecchi, tra cui chi vi scrive, hanno aspettato questo momento per mesi. Anni, se vogliamo. Ora, finalmente, l'attesa è finita: è online il primo trailer di Losers serie animata scritta, realittata e prodotta da ragazzi italiani, insomma un prodotto al 100% "made in Italy". Non sprechiamo parole e non vi facciamo perdere altro tempo: gustatevi questo breve filmato d'apertura che vede un bolso e impacciato supereroe (?) alle prese con un famelico mostro misterioso...

www.losers.it

domenica 22 agosto 2010

Buon compleanno Ray Bradbury (Ex Libris 22.08.2010)

Era una gioia appiccare il fuoco.
Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato 451 sulla solida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di quanto sarebbe accaduto la prossima volta, l'uomo premette il bottone dell'accensione, e la casa sussultò in una fiammata divorante che prese ad arroventare il cielo vespertino, poi a ingiallirlo e infine ad annerirlo...*


Tanti auguri Ray!!!

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* Incipit di Fahrenheit 451

sabato 26 giugno 2010

Pino Scotto!


"Lo chiamano Indie. Indie... Perchè non si capisce un cazzo di cosa fai!"
...e i Tokyo Hotel?
"Son tre macchinette che le han messe lì. Son tre gioppini che li han messi lì. Gli hanno messo in testa il cappellino, le treccine... Hai capito...?"
GRAZIE PINO.
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venerdì 25 giugno 2010

Marcello Lippi: "La responsabilità è mia".


...meno male. Per un attimo ho pensato fosse colpa mia.

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Ma guardate al lato positivo della faccenda: adesso finalmente potremo ascoltare Seven Nation Army dei White Stripes senza pensare a Totti, Pirlo e Cannavaro.
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giovedì 24 giugno 2010

piccolo delirio...


Piccolo post (inutile e) delirante di inizio estate, con tanto di stanchezza da lavoro e tensione pre-Nazionale (nel senso di Lippi).

Ieri sera, a casa in una nottata tutto sommato tranquilla, Rabbit rimasto sulla poltrona a bere nu pò di limoncello, buono, ed a guardare in Tv quella gran gnocca della Audrey, mignotta di lusso in Colazione da Tiffany, film molto bello, divertente e commovente allo stesso tempo, passato alla storia come fedele specchio di una certa società di una certa America pre-crisi. Anche se una cosa ci ha lasciati l'amaro in bocca: nel film, i protagonisti non fanno colazione da Tiffany's!!!! Eeeh, lo so, ci siete rimasti male anche voi. (a dire il vero, Audrey mangia una ciambella davanti alla vetrina, durante i titoli di testa, ma sappiate che coloro che si aspettano una vera e propria colazione, come si deve, rimarranno delusi).


Un pò come quando vi siete accorti che in Arancia Meccanica non c'era alcuna traccia di agrumi, o che il titolo Pasto Nudo lasciava pensare a tutt'altro film... (ok, e questa è una citazione dai Simpson).

Ok, fine del delirio. Ma quant'era bella la Audrey....

mercoledì 23 giugno 2010

Ex libris - 23 Giugno 2010

«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TREK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.»
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Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)
(citato nella traccia n.4 della prima prova scritta all'esame di maturità, anno scolastico 2009/2010)

sabato 19 giugno 2010

Ex libris - 19 Giugno 2010

Sono a casa, seduto davanti alla Tv, quando il telefono suona e una voce dall'altra parte dice: «Mr Allen, gradirebbe essere l'uomo vodka di quest'anno?»
E io rispondo: «No, Woody Allen è un artista e non fa pubblicità, non è un ruffiano, non beve vodka e se lo facesse non berrebbe la vostra!»
E lui: «Peccato, paghiamo cinque milioni di dollari.»
E io dico: «Attenda in linea, prego, le passo il signor Allen».
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[Wody Allen]

venerdì 11 giugno 2010

imbavagliati, noi. impuniti, loro. arricchiti, gli altri.

Ieri, come anticipavamo nello scorso post, è passata la legge sulle intercettazioni. Ci va, in questa sede, di spendere altre due paroline sull'argomento. Lasciamo ad altri (giornalisti professionisti, editorialisti, "combattenti" e "resistenti" di ogni ordine e grado) le grandi considerazioni, i ragionamenti e le conclusioni del caso. Noi, come sempre umilmente, ci limitiamo a ricordare quanto questa nuova legge potrà limitare la libertà d'opinione, la libertà d'informazione, la libertà d'espressione.
E il nostro non è "catastrofismo" come ha detto ieri nel suo editoriale il signor Minzolini. I nostri non sono allarmismi. La nostra paura, il nostro timore nasce dalla certezza che notizie come quella data oggi dal sito dell'Unità, che parla di indagini dell'antimafia dalle parti dell'Aquila e di presunti legami tra cosa nosta e la 'cricca', notizie simili non potranno più essere date. Né da noi lette.
Da parte nostra, da noi di Rabbit, un sincero augurio di buon lavoro e un in bocca al lupo a tutti quei giornalisti, scrittori e opinionisti che da domani vedranno il loro lavoro diventare sempre più difficile.
Una buona, o meglio un piccolo incoraggiamento, arriva dagli amici del Fatto Quotidiano, che nell'incoraggiante articolo di Gomez promettono di aiutare noi, semplici (e, in effetti, indifesi) cittadini ad orientarci, a districarci in questa giungla che sta diventando la (dis)informazione in Italia.

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Per la cronaca: dal momento che noi (cittadini che vogliono restare liberi) siamo, per fare da coda al titolo del post, gli imbavagliati, a voi indovinare chi saranno gli attori che interpreteranno gli impuniti e chi gli arricchiti...

giovedì 10 giugno 2010

il suo nome è Cosimo Manfreda, ed è un eroe.

Oggi è il 10 giugno 2010. Oggi, in Italia, nella nostra piccola, xenofoba, razzista, odiosa, vanitosa, sonnolenta e bulimica italietta sono successe tante cose. Sono successe tante cose nella nostra splendida, verde, colta, laboriosa, amata Italia.
Oggi si celebra l'anniversario dell'entrata in guerra, disgraziato proclama di un uomo troppo piccolo che voleva sentirsi troppo grande, che oggi ha in chi ci guida una ridicola, rimpicciolita fotocopia. Disgraziata ode alla venuta del mondo nuovo, voglia di posti al sole che tanti lutti addusse all'italiani. All'Italia di mogli, madri e figlie che han pianto. Oggi c'è la festa dei marinai, che nelle loro candide uniformi marciano sotto il sol leone, e salutano il Presidente Comunista in piedi accanto al Ministro Fascista. Presidente che firma, firma, firma leggi e leggine e leggette, come quella passata oggi appunto, 10 giugno 2010, anniversario dell'entrata in guerra, seconda guerra mondiale. La legge passata oggi che tanto odora di ventennio e che poco fa sperare per il futuro, legge grazie alla quale molti scrittori, giornalisti, intellettuali (tutti migliori del vostro umile Rabbit, tutti più accreditati e più bravi del vostro umile Rabbit) non potranno più lavorare. Non potranno più scrivere. Rischieranno di andare in galera se parleranno di cose scomode, di cose che non piacciono al piccolo erede del piccolo uomo, che crede di essere un grande Napoleone contemporaneo. Che crede di poter fare e dire tutto quello che vuole.
Oggi, in Italia sono successe tante cose, tant'altre ve ne sarebbero da raccontare, di madri infermiere che rapiscono i bimbi d'altre donne, di donne violentate e uccise, di preti denunciati che pagheranno, speriamo, le loro pene all'inferno, o almeno così ci ha promesso Madre Chiesa. Oggi però, un nome su tutti deve restare nella memoria: questo nome è Cosimo Manfreda, operaio morto mentre faceva il suo lavoro, a Brindisi, nell'esplosione di un serbatoio, mentre faceva il suo lavoro. Lavoro umile, nobile, faticoso. Lavoro dignitoso. Lavoro da eroe. Cosimo si unisce ai tanti, troppi altri che perdono la vita, ogni anno, ogni mese, ogni settimana in italia.
Disgrazia. Fatalità. Incidente. Più o meno gravi colpe, valle a cercare adesso. Vai a indagare. Vallo a dire alla famiglia di Cosimo di chi è la colpa. Vallo a dire a Cosimo che è stato un incidente.
"Così è la vita" direbbe Kurt Vonnegut.
Cosimo Manfreda è morto, viva Cosimo Manfreda, dice Rabbit.
Ma tanto, domani ci saremo già dimenticati di lui, da domani per qualche settimana i problemi saranno altri, e allora le morti bianche di Cosimo e dei suoi compagni di sventura passeranno in secondo piano, mentre torneremo, noi italiani, a domandarci se Andrea Pirlo recupererà in tempo, e perchè Lippi non ha portato anche Francesco Totti al mondiale, e se davvero gli azzurri quest'anno se la caveranno.
Rabbit non ti conosceva, Cosimo. Rabbit nemmeno sapeva chi tu fossi, fino ad oggi. Rabbit ti saluta, Cosimo, te e i tuoi familiari. Ci vediamo dall'altra parte.

giovedì 22 aprile 2010

Ex Libris - 22 aprile 2010



C'è qualcosa di molto rozzo che appiattisce tutto nella società di oggi, [...] accendi la radio e per ascoltare mezzo minuto di commenti ai fatti del giorno ti devi sorbire più pubblicità e montature che notizie. [...] La maggior parte dei canali di comunicazione di massa, governati dalla pubblicità, non si preoccupano per nulla del tipo di educazione che tendono a dare. Non saprei dire se gli effetti siano di carattere oscurantistico. D'altra parte, pare che nessuno più si curi dei messaggi, che ci ridano sopra e comprino lo stesso la merce, qualunque cosa pensino della pubblicità che l'accompagna.


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Roy Lichtenstein, 1966 (testo conversazione con Alan Solomon per una trasmissione televisiva. Pubblicata per la prima volta in A. Boatto/G. Falzoni, "Lichtenstein", in "Fantazaria, n.2, luglio-agosto 1966).

sabato 13 febbraio 2010

Ex Libris - 13 febbraio 2010

- Non ci vedo niente di romantico nelle domande di matrimonio. Essere innamorati è romanticissimo, ma cosa c'è di romantico in una proposta precisa? C'è perfino il rischio che ti accettino. Anzi, di solito accade proprio questo, credo. E allora, fine del divertimento. Se mai mi sposerò, cercherò certo di dimenticare la cosa.
- Non ne dubito. Il tribunale dei divorzi è stato istituito apposta per le persone dotate di una memoria così bizzarra.
- Oh! Lasciamo perdere. Dio li fa, poi li divide. Ti prego di non toccare i tramezzini al cetriolo: li ho ordinati apposta pre la zia Augusta.
- Ma tu non hai fatto altro che mangiarli!
- Che c'entra? E' mia zia.
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Oscar Wilde, The importance of Being Earnest (1895)

giovedì 11 febbraio 2010

Ex Libris - 11 febbraio 2010

COME DUNQUE AFFRONTAMMO QUESTA FARSA
CHE L'UOMO, E DIO, VOLEVANO GIA' PERSA?
TRANQUILLI E ARDITI,
IN UN GIOCO IN CUI I NOSTRI SOGNI
RITESSERO GLI ORDITI.

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""[il Paradiso] sembrava l'altro capo di una linea telefonica in un piovoso giorno d'autunno, durante una conversazione con un allevamento di tacchini mal gestito. [...] Voleva poi trovare dei sistemi per migliorare il cosiddetto 'paradiso', che era del tutto insoddisfacente: ci annoiamo da morire. Chiunque abbia ideato questo posto non sapeva niente degli esseri umani. [...] e questa è l'eternità! E' per sempre! Dove sei tu adesso non è niente...""
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Kurt Vonnegut, Comica Finale (Slapstick, 1976).

mercoledì 10 febbraio 2010

Hanno catturato i Pirati...


La notizia è terribile. E colpisce il vostro Rabbit con la violenza con cui un martello schiaccerebbe una nocciolina si di un incudine.
Veramente, ragazzi, siamo sconvolti.
Di cosa stiamo parlando? Come probabilmente molti di voi avranno capito dalla fotografia qui accanto, stiamo parlando del terribile, luttuoso evento che ha (nuovamente) colpito tutti noi, per l'ennesima volta: i Pirati hanno chiuso.
Il sito Pirate Bay è stato (nuovamente) oscurato agli utenti italiani, come già successe nell'anno orribile 2008.
Oscurato. Chiuso. Censurato. Kaputt. Sayonara.
Certo, questa non è la prima volta che il regime commerciale* ci impone simili bavagli, certo non è la prima volta (e non sarà certo l'ultima) che la libera informazione e la libera circolazione di file, dati e informazioni su internet è minacciata dai soliti noti. E certo, anche questa volta siamo sicuri che il bene trionferà e che l'oscuramento sarà solo temporaneo. E certo, già in internet circolano dritte per evitare i blocchi o per scaricare da altre fonti.
Certo, certo.
Però, nel frattempo, è il solito giramento di maroni...

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* Regime commerciale. Dittatura capitalista. Nuovo Ordine Economico. Un sistema che vuole, pretende, esige di trasformare tutto quanto in mercato. Tutto quanto in commercio. Se qualcosa non è commerciabile, se qualcosa non posso venderlo (e tu non puoi comprarlo), allora non può, non deve esistere. In questo sistema tutto è in rapporto alla sfera economica, tutto quanto diviene, per dirla con Jeremy Rifkin, un mezzo, uno strumento per vendere. Per vendere oggetti, per vendere servizi. Per vendere stili di vita. Trasformando tutti noi in ostaggi delle agenzie di marketing. Tutto quanto non rientra in questo sistema, tutto quanto non è controllabile, tutto quanto non è commerciabile (come i nostri amati Pirati) non deve esistere.
Vi sarete accorti che dietro all'(ennesimo)attacco nei confronti dei pirati ci sono i soliti noti... Dico, ve ne sarete accorti, no....? I soliti noti che vogliono passi solo quello che loro decidono debba passare...