mercoledì 15 aprile 2009

Come i mattoncini "Lego"...

La vita non è altro che una lunga catena di eventi.
Alcuni grandi, potenti, impressionanti e indimenticabili.
Altri (la maggior parte) piccoli, deboli, apparentemente insignificanti.
Bene: come all'interno di un gioco fatto di Lego, in realtà l'ordine d'importanza degli eventi è secondario. Non vi sono mattoncini "principali" e "secondari", non ve ne sono alcuni più importanti di altri... Tutti hanno il loro ruolo. Tutti hanno la loro parte.
La stessa cosa si può dire della nostra vita, no?
Ogni evento, anche il più piccolo, concorre a fare di noi le persone che siamo.

*
Personalmente trovo che gli eventi piccoli, quelli per così dire "secondari", siano molto più importanti di quelli "principali"...
Sono, per me, molto più degni di nota, e tendono a lasciarmi molto più impressionato.
Probabilmente vi starete chiedendo il perchè di queste mie speculazioni...
E' presto detto.
Tempo fa, gironzolando per un mercatino dell'usato, ho trovato un vecchio libro, degli anni '70, e l'ho comprato alla modica cifra di 1 euro.
Il libro era usato, ed era quindi a suo tempo stato acquistato da una persona che, con tutto probabilità, aveva i miei stessi (pessimi) gusti in fatto di letteratura. Sono rimasto molto sorpreso, mentre procedevo con la lettura, che il precedente proprietario del volume aveva le mie stesse abitudini.
Quando leggo, specialmente prima di addormentarmi, nel caldo del mio lettuccio, tendo a segnare con un unghia il pundo in cui mi sono interrotto. Solitamente lo marco con una "x" o con una piccola "v". Bene... Il libro in questione era già segnato in più punti con le stesse marcature! Questo significa non solo che il volume è appartenuto ad una persona con i miei stessi gusti, ma anche che questa persona adottava il mio stesso modo di segnare le pagine...
Potrà sembrarvi idiota da parte mia, ma io ho trovato questo evento straordinario...
Certo, quante persone hanno questa abitudine?
Immagino tante.
Eppure, la peculiarità di questa coincidenza mi costringe a fermarmi a riflettere...
Quante altre cose in comune avremo avuto, io e questo fantomatico lettore?
Anche lui scriveva?
Anche lui era un pessimista cosmico?
Anche lui aveva un carattere ossessivo come il mio?
Mmm...
Francamente, non lo so cosa voglio dire di preciso con questo mio post...
Spero solo che chi leggerà avrà la sensibilità di capire cosa ho provato nel momento in cui ho visto la pagina segnata da un unghia, tanto tempo fa, nello stesso modo in cui io segno le pagine...
(immagino che la metà di voi non mi presterà mai più un libro...)

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